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mercoledì 19 dicembre 2012

CONSIDERAZIONI SPARSE TRA CESENA KUSTOM ED ANVIL MOTOCICLETTE ...



Alle volte, miei cari 13 lettori, si presentano quelle che pensiamo siano grandi occasioni per respirare una boccata di aria fresca… solo alle volte, perché non è questo il caso… avrei voluto scrivere delle grandissime novità presentate all’EICMA 2012, ma le uniche nuove proposte che sono riuscito a cogliere riguardano il cambio generazionale delle hostess a cavallo delle moto nei vari stand (se siete alla ricerca di materiale fotografico di quel genere, recatevi pure per altri lidi) nonché il potenziamento dell’impianto audio-luci nei vari padiglioni contestualmente alla significativa riduzione degli spazi espositivi (manovre del genere le fanno le discoteche delle mie parti per sembrare sempre piene e distogliere l’attenzione degli avventori da drink annacquati e dispendiosi, da DJ Set scadenti o da cubiste stagionate). Un prodotto scaduto ma impacchettato a dovere e dato in pasto al pubblico nella speranza che i più non si accorgessero dei 18 euro sfilati portafogli ;) ...
Vorrei potermi soffermare di più per esprimere in maniera dettagliata questo mio punto di vista, ma so per certo che alla fine sfocerei nel parlare della crisi del mercato motociclistico e della controtendenza del mercato dell'usato (per non dire del vecchio...), alla fine arriverei a dire che le grandi case dovrebbero cercare di guardare avanti invece di cavalcare l'onda della moda e che dovrebbero costruire nuove moto basandosi su vecchie filosofie costruttive invece di suicidarsi con vecchi modelli e nuove filosofie... ma io sono un profano e, come recentemente un "carissimo ammiratore" mi ha fatto educatamente notare, non capisco un cazzo, scrivo male e senza cognizione di causa (ignorando addirittura le basi della grammatica e della sintassi della lingua italiana), prego, quindi, codesto luminare di ignorare questo post (o il mio blog intero) e di dedicarsi a letture più adatte al suo quoziente intellettivo.

Bene, ora che ho scremato la parte più acculturata dei miei lettori, posso rivelare a voi "branco di dementi senili lobotomizzati" (cit.) che la vera epifania motoristica del mese di novembre è stata, per me, la reunion Cesena Kustom Kulture!! Un’autentica ventata di aria fresca dopo l'atmosfera asfittica da camera a gas respirata a Milano.

Ho visto cose che voi umani... sì, ne ho viste parecchie, tutte quante sorprendenti ed inaspettate! Ho visto giovani preparatori entusiasti di presentare il loro lavoro, li ho trovati persino disponibili alla critica (oltre che al dialogo), ho visto opere curate nel dettaglio, ho visto tante creazioni innovative ed originali!! Ho pure visto qualcuno sottovalutare il pubblico e fallire miseramente... ma fortunatamente si è trattato solo di un episodio che spero serva da lezione.

Mi ha impressionato riscontrare un’adesione tale sotto il profilo della quantità, ma soprattutto della qualità del pubblico intervenuto. Il dato più sorprendente deriva dalla competenza, dalla cultura e dalla criticità con cui molti hanno approcciato le varie preparazioni... ho potuto sperimentare in prima persona come il fenomeno kustom (a prescindere dalle sue molteplici declinazioni) stia evolvendo, diventando fatto artistico (piuttosto che trend di mercato per non dire di moda) e che, come tale, esiga ben più di semplice tecnica esecutiva e di occhi allenati per essere apprezzato...

L'arte, intesa come rapporto comunicativo fra interprete e fruitore, esige sopra ogni altra cosa coinvolgimento, passione, dedizione, amore e, parallelamente sensibilità coniugata ad un profondo dato culturale. Ognuno di noi è in grado di percepire, secondo il proprio personale criterio, il Bello associato all'arte, ma solo chi possiede tutte queste caratteristiche è in grado di coglierla e interpretarla...

... Invidio profondamente chi ci riesca ...

Per quel che mi riguarda sono riuscito ad accorgermi di questa sorta di rapporto osmotico fra arte, interprete e fruitore solo sotto la guida di chi ha effettivamente fatto di questa relazione una sorta di manifesto programmatico e portato avanti la propria opera in maniera coerente con questi parametri; sto parlando della crew di Anvil (per chi non sapesse di chi o di cosa stia parlando consiglio una sessione di ripasso sul loro sito), tutti hanno scritto di loro, tutti hanno scritto delle loro moto e tutti ,chi più chi meno, sono in grado di riconoscere San Marco e Phonz ,od uno dei loro mezzi a metri di distanza!

A tal proposito ricordo di aver letto anni fa (ottobre 2010) la deliziosa analisi stilistica di un "celebre addetto ai lavori" in merito ai ragazzi di Anvil e, se la mente non m’inganna, ricordo pure che durante l'avvincente (a tratti tragicomica se non delirante) batracomiomachia fra "lecchini" e "scornati" qualcuno scrisse codeste lapidarie parole: "... gentili meccanici o costruttori, se non avete capito a avete la mente offuscata dal successo , vi rispiego per l’ultima volta il concetto che ho voluto esprimere nel primo post del blog che probabilmente non era chiaro per tutti e non e’ gradevole essere frainteso . io ritengo che questo tipo di motociclette sia molto simpatico perche’ di estrema attualita in questo momento , moto semplici spogliate di tutto quello che non serve , con nessun pezzo pregiato o cromato in stile wrenchmonkees ,che sono stati tra i primi a introdurre questo genere , ora sono in molti nel mondo a fare propio questo look . la mia domanda a tutti i lettori era , “questo modo/moda di fare le moto sopprimera le special bike , vecchio stile ?????...".

... le ultime parole famose ;)) ...
A distanza di qualche anno ritengo che Anvil si sia meritatamente conquistata la sua degna fetta di pubblico e consenso, dimostrando ampiamente che un lavoro fatto ad arte non coincida necessariamente con accessori pregiatissimi e budget stellari, anzi sia sinonimo di creatività e d’idee ben precise all’origine.
Saper cogliere ed interpretare l'arte, in questo senso, significa intraprendere un percorso conoscitivo che parta dall'autore per approdare in fine all'opera in sé; arrivati a quel punto ci si renderà conto senza ombra di dubbio di come solo e soltanto dalla loro penna e dalla loro officina potevano scaturire lavori del genere.
Dalla loro penna? Sì. A differenza di quello che molti pensano, creare una special non è solo un'esperienza puramente manuale o un gesto meccanico che si risolve limitatamente ai momenti di manomissione, avere una buona manualità, forse, basterebbe per creare una singola special, ma quando si vuole imprimere il proprio marchio di fabbrica su moto molteplici per stile ed impostazione, ecco che la fase di teorizzazione si rivela semplicemente necessaria ed essenziale, ecco da dove San Marco e Phonz sono partiti... studio, dedizione, sensibilità ed amore.

Non temo di essere smentito sostenendo che fra le nuove e giovani leve del kustom in Italia siano gli unici a possedere contemporaneamente tutte queste doti, oltre ad una visione d'insieme matura e decisa (al pari di preparatori ben più blasonati ed "esperti"); non a caso il risultato finale è un prodotto convincente, attraente, stimolante, evocativo e dannatamente ignorante!! In ognuna delle sue poliedriche espressioni il concetto di design di Anvil è compiuto, completo e di facile comprensione...
La moto deve semplicemente essere moto, deve assolvere la funzione per cui è stata realizzata (possibilmente senza abbandonarti a sorpresa), non prendere polvere in garage!!
La moto deve emozionare!! Sia chi la guida, sia chi si limita a guardarla...
In poche parole una Anvil deve martellare la strada!! Sia da accesa sia da spenta...
Semplicità e funzionalità, potenza e solidità sono questi i diktat attorno ai quali prende forma una Anvil in tutto il suo crudo minimalismo ed ecco perché chiunque, riuscendo ora a cogliere questo dato culturale fondante, riesca poi a cogliere anche quel filo conduttore che si dipana legando l'arte di ogni Anvil all'arte di ogni altra Anvil.

Buona strada Anvil !!

Ps. non mi sono dimenticato della promessa fatta... meritate tutti un ringraziamento enorme per avermi sostenuto e spronato a tornare su queste pagine (qualcuno ha ragione sostenendo che avete delle insane attitudini masochiste!!) sappiate che siete stati insostituibili e che sono orgoglioso di voi.

GRAZIE MIEI CARI 13 LETTORI.

Buona Strada a tutti Voi.

10 commenti:

  1. Risposte
    1. ;) grazie caro lettore, spero che l'articolo ti sia piaciuto e che tornerai presto a trovarmi, ho intenzione di cominciare il 2013 con qualcosa di assolutamente esclusivo ed imperdibile...
      stay tuned !!

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  2. ...i ragazzi dell'"incudine" sono bravi e si sanno muovere bene, hai fatto bene a dedicargli uno spazio. ;-)

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    1. in realtà avrei voluto fare un pò meglio di così e dare loro ancora più spazio, sono ragazzi davvero dotati di know-how e modestia fuori dal comune... una virtù piuttosto rara di questi tempi ! per raccontare la loro storia ci vorrebbe una monografia, in futuro non mancherò di approfondire anche quell'aspetto visto che per me è profondamente collegato al loro modus operandi ;)))

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  3. I ragazzi di Anvil hanno una buona mano e sanno di sicuro come "promuoversi" certo hanno ancora da farsi le ossa ma credo che alcuni possibili "errori di gioventù" potranno essere aggiustati.

    Un nota che forse risulterà polemica è che oggi come oggi quasi tutto viene portato come stile anche il semplice smontare una moto e togliere il superfluo, a mio parere dovrebbe esserci altro ma questa è una mia opinione.

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  4. non è poi così polemica, non preoccuparti... a mio modo di vedere hanno ancora molto margine di miglioramento benchè partano già da una base piuttosto consolidata, il loro punto forte sono senza dubbio le idee ben chiare, nel senso di essere riusciti ad elaborare un patrimonio stilistico originale ed organico da applicare sistematicamente alla loro produzione in modo da rendere ben riconoscibile il loro lavoro creando una sorta di continuità che collega tutte le moto scaturite dalla loro officina; a ben vedere si tratta letteralmente di una operazione di branding funzionale e ben congegnata... degna di una factory piuttosto che degli ultimi arrivati, non trovi?? rimango comunque dell'avviso che Marco e Phonz devano continuare a lavorare duramente così come hanno sempre fatto per migliorare ed evolvere.

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  5. tornando al discorso EICMA concordo con te sull'impoverimento creativo delle proposte (e la crisi credo sia solo un pretesto) mascherato da badilate di decibel e metricubi di topa...(quest'ultima cmq sempre ben accetta ;-)
    Visto da dentro poi, ho notato ogni anno un aumento dell' ignoranza motociclistica e una maleducazione sempre più diffusa in particolare delle nuove generazioni...

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    1. Caro Riccardo, è ora che ti converta anche tu al kustom!!qui da questa parte del fosso siamo tutti simpatici, educati e competenti... c'è anche un ragazzino di 6 anni che mi sta spiegando il ciclo di Wankel!! ;)) Riccardo, io non sono dentro certe meccaniche aziendali, ma credo fermamete che la crisi percepita dalle case costruttrici derivi più da una infinita penuria di idee invece che di $$$...
      per quel che riguarda la topa ben accetta, devi sapere che è l'argomento principe del blog, solo che prima di postare delle foto in merito voglio appurare il vostro grado di tolleranza esponendovi per lunghi periodi ai miei post ... ;)))

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  6. tranquillo il kustom (anche se all'epoca non si usava questo termine)è nel mio dna da diversi lustri...ed è ancora il motore della mia passione. Ho in cantiere un mio progettino più "organico" sul tema(appena ho pronto del materiale te lo mostro ).
    Ribadisco anch'io che le Majors stanno perdendo dinersi "treni", per cui se continua così il futuro, sarà sempre più Indie!!!

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    1. come darti torto Riccardo, vedo che hai il polso della situazione ben chiaro... per quel che riguarda, invece, il tuo progetto sarei davvero onorato di poter dare una guardatina ;)))

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